Design team: Fabio Maiolin, Giuseppe Vultaggio
Il cannocchiale è l’immagine metaforica che ha guidato il processo progettuale, una scelta evidentemente dettata dalla particolarità del contesto in cui il progetto si va inserire. Il Bivacco è disposto lungo l’asse nord-sud, e può essere descritto come una piccola architettura che si sviluppa intorno ad un percorso centrale, che parte dalla porta d’ingresso, attraversa la zona notte, che contiene 12 cuccette disposte su due livelli su ambo i lati del percorso, giunge alla zona ristoro ed idealmente si proietta all’infinito inquadrando una porzione di paesaggio. Trasformando in questo modo il bivacco da spazio criptico e introverso, in un punto d’ osservazione privilegiato e protetto. I suoi fruitori oltre che rifugiarsi delle intemperie potranno così godere di una meravigliosa vista sul paesaggio montano.
L’orientamento Nord-Sud e l’inclinazione della copertura sono soluzioni progettuali adottate al fine di massimizzare l’efficienza dei pannelli fotovoltaici, infatti questi ultimi raggiungono le migliori prestazioni quando sono rivolti verso il sud ed installati con inclinazione tra i 10 e 20 gradi.
Le strutture portanti sono costituite da un telaio tridimensionale in legno lamellare a cui si legherà progressivamente un’orditura secondaria in listelli di legno, un tavolato in legno, uno strato coibente ed una tessitura di lamiere di rame; al fine di minimizzare l’impatto ambientale il colore scelto per le lamiere è il grigio chiaro.
I prospetti laterali dal punto di vista geometrico possono essere descritti come due trapezi, in cui il lato superiore segue l’inclinazione dettata dalla falda; invece il prospetto anteriore e quello posteriore presentano delle strombature verso l’interno; Queste deformazioni sono state realizzate in quanto le aperture verso l’esterno sono state arretrate rispetto al filo della facciata per fornire loro una maggiore protezione dalle intemperie ed una migliore schermatura dai raggi solari.