La casa sottile
San Giorgio del Sannio, IT

Structural engineer: Tekto Studio di Gianluca Vultaggio
Contractor: Chiavelli costruzioni

The Thin house is a gap filling project in the existing urban fabric of the historic centre of San Giorgio del Sannio, a municipality in the province of Benevento.
Located in an urban environment distorted by a series of anonymous edifices built in the 1980s, the existing building in question comes up as the last piece of an urban fabric, that has now lost its value.
Peculiar elements of the Italian architecture of the early twentieth century are featured in the existing building, both in the constituent components of the structure and in its typological and morphological characteristics: the perimeter bearing walls and the wooden beams define a small space - 4.5 m wide by 15 m long - whose elevation reaches a height of 9 meters on the ridge line.
Because of its state of complete decay and neglect, this urban piece is replaced. In place of it, a new building is realised: its design aims to establish a dialogue with southern Italy’s building tradition through a contemporary re-interpretation of its characteristic elements. Cornices, stringcourses, splays, pitched roof and dormers are organised in an organic layout, thus allowing the new urban piece to keep alive the link with its past.

La casa sottile è un intervento di sostituzione di un tassello del centro storico di San Giorgio del Sannio; l’edificio esistente, pur trovandosi in una situazione di degrado e abbandono, mostra sia negli elementi costitutivi la struttura che nelle sue caratteristiche tipologiche e morfologiche i tratti peculiari delle architetture di inizio 900: murature perimetrali portanti e travi in legno definiscono uno spazio dalle ridotte dimensioni in pianta, solo 4,5 m di larghezza per 15 m di lunghezza, che si eleva in alzato sino a 9 m sulla linea di colmo.
In seguito agli stravolgimenti urbanistici che ha subito l’area in cui si trova, questo edificio essendo l’ultimo tassello di un tessuto urbano completamento snaturato, sembra essere quasi un’intercapedine, un elemento estraneo al contesto caratterizzato da edifici anonimi realizzati negli anni 80.
Il fine di questo intervento è il dialogo con la tradizione costruttiva dell’Italia meridionale e la reinterpretazione in chiave contemporanea degli elementi che la caratterizzano. Cornici, marcapiani, strombature, tetto a falde ed abbaino sono tutti elementi presenti nel progetto, che assemblati in un disegno organico attribuiscono all’edificio un’immagine contemporanea, pur non disdegnando il legame con il passato.